Libretto 1982

Movimento Sacerdotale Corpus Christi

Madre Teresa parla del sacerdozio
 


Madre Teresa
parla del sacerdozio


Quale è la relazione di un sacerdote nella sua vita quotidiana, nel suo ministero con le Tre Persone della Santissima Trinità, come le può incontrare e trattare con loro?

Madre Teresa: Noi leggiamo nelle scritture che Dio ha amato il mondo tanto che ha dato, ha proferito la Parola e la Parola si è fatta Carne; e Lui viene e abita fra noi e con noi. E così il sacerdote oggi è uno che è stato inviato anche lui, per essere l'amore vivente, quell' amore di Dio per il mondO di oggi, e che Dio ha amato il mondo, egli è una fiamma che brucia, è la speranza di felicità eterna. Così il sacerdote per essere completamente al servizio di del Padre deve essere completamente unito al Figlio, e proferire e portare l'amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nella sua vita, nel suo modo di fare, nelle sue azioni, perché oggi Dio ama il mondo attraverso ogni sacerdote che prende il posto del Cristo stesso. Egli è un altro Cristo.


Cosa dovrebbe essere l'Eucaristia per un sacerdote, come dovrebbe celebrala, come darla al popolo che Dio gli ha affidato?

M.T.: Cristo ha fatto sé stesso Pane di Vita per soddisfare la nostra fame del suo amore, e così ha fatto di sé stesso l'affamato che può soddisfare la sua fame con il nostro amore; e perciò come deve essere pulito.il cuore di un sacerdote per potere parlare (attraverso la pienezza del cuore la bocca parla), per essere capace di dire quella parola: "Questo è il Mio Corpo" e fare del pane il Cristo Vivente. Come devono essere pure le mani di un sacerdote, come devono essere completamente le mani del Signore, se in loro, quando il sacerdote alza le sue mani è il Sangue Prezioso che assolve, cha lava via i peccato del peccatore. Un peccatore viene al confessionale coperto dai peccati, ma lo lascia un peccatore senza peccati. Come deve essere unito a Gesù perché Gesù lo usi al suo posto, in suO nome, a proferire le sue parole, a fere le sue aZioni, a togliere i peccati, e fare di un normale pane il Pane vivente del Suo stesso Corpo e Sangue. Solo nel silenzio del suo cuore egli può sentire la parola di Dio e dalla pienezza del suo cuore può proferire questa parola. "lo ti assolvo" e "Questo è il Mio Corpo".


Cosa dovrebbe essere la preghiera per un sacerdote?

M.T.: Fedeltà alla preghiera, per essere capace di pregare, un sacerdote deve sapere che cosa è il silenzio, perché nel silenzio del cuore Dio parla. La preghiera è anche ascolto, ed è molto importante per il sacerdote imparare a pregare, che è una delle cose che Gesù ha cercato di insegnare ai suoi discepoli, come pregare. E la preghiera di un sacerdote è permettere a Gesù di pregare in lui ed attraverso di lui. Perciò deve essere talmente puro, talmente a sua disposizione che il Cristo possa effettivamente essere con suo Padre uno nel suo cuore, ed usarlo per proclamare la gloria di suo Padre. La preghiera è il cibo ella vita pere il sacerdote. Un sacerdote che non prega non può stare vicino a Cristo, non permette a Cristo di usarlo come Lui vuole. Il frutto della preghiera è sempre l'approfondimento della fede, e se il sacerdote non ha una fede profonda è molto difficile per lui pregare. E il frutto della fede è sempre l'amore. E se il sacerdote non ama, come potrà aiutare gli altri ad amare 1 e il frutto dell'amore è il servizio - servizio che ha detto Gesù "Sono venuto in mezzo a voi per servirvi". E il sacerdote è quello che deve andare in mezzo agli altri per servirli tutti.


Come Gesù è presente nel povero quando Lui dice "Lo hai fatto a me" e quale relazione c'è con la sua reale presenza nel pane .e nel vino come suo corpo e suo sangue?

M.T.: Mentre san ,Paolo andava a distruggere i cristiani di Damasco fu gettato a terra e senza voce: "Saulo, Saulo perché mi perseguiti 1" E Paolo gli chiese:" Chi sei tu Signore 1" e Lui diede una risposta molto chiara:" lo sono Gesù Cristo che tu perseguiti". Lui non ha ricordato i cristiani di Damasco. E' la stessa cosa: "Qualunque cosa fate al più piccolo dei miei fratelli lo fate a Me". Se in mio nome dai un bicchiere di acqua, tu lo dai a me. Se nel mio nome tu ricevi un bambino, tu ricevi Me. E Lui ha posto questo come condizione, per cui nell'ora della morte saremo giudicati su quello che siamo stati e quanto abbIamo fatto. Lui stesso è l'affamato, il nudo, l'abbandonato, lo scacciato, il rei etto, Lui dice: "Avevo fame e mi avete dato da mangiare". Non solo di pane, io ero affamato di amore. Ero nudo, non solo di un pezzo di vestito, ma ero nudo di dignità umana come figlio di Dio. Ero senza casa, non solo senza una casa di mattoni, ma ero reietto, non voluto, non amato rigettato dalla società, e tu hai fatto questo a me. E c'è quella presenza, l'Eucaristia, Gesù nell'Eucaristia, fatto Pane di Vita per soddisfare la nostra fame di Dio, perché tutti siamo stati creati per amare e per essere amati, e questo non è abbastanza per Lui, così che si è fatto lui stesso l'affamato, il nudo, il senza casa, in modo che per il nostro amore possa soddisfare la sua fame del nostro amore. Ed è molto chiaro cosa Gesù voleva dire, per come possiamo amare Dio 1 Se siamo stati creati per amare, noi tutti vogliamo amare Dio, ma come 1 Dove è Dio 1 Dio e dappertutto. Come amare Dio ? Lui ci dà l'opportunità di fare agli altri quello che vorremmo fare a Lui. Mettere il nostro amore per Lui in azioni di vita. Così quindi ogni vocazione sacerdotale non è solo fare questo o quello, un sacerdote è stato creato per appartenere totalmente, corpo, anima, mente, cuore, ogni fibra del suo corpo, ogni fibra della sua anima a Dio, perché Lui lo ha chiamato per nome. Un sacerdote è molto prezioso a Lui, un sacerdote è amato molto teneramente da Dio, da Gesù che lo ha scelto per essere un altro "sé stesso". E il lavoro che il sacerdote intraprende è solo un mezzo per mettere il suo amore tenero per Dio nelle azioni quotidiane. E perciò il lavoro che fa è sacro. E il lavoro deve sempre portare non solo sé stesso a Dio, ma deve essere capace di portare le anime a Dio. Ciò che Gesù ha detto: "Fate loro vedere le vostre buone opere per glorificare il Padre".

Può spiegare in parole semplici che cosa è la povertà, la castità e l'obbedienza per il sacerdote?

 


M.T.: Amare cristo è amore indiviso nella castità. La castità non è solo non sposarsi, non avere una famiglia. La castità è amore indiviso, "nessuno e niente". E per quello che è necessaria la povertà. E noi dobbiamo riuscire a provare la gioia della libertà di non avere niente e nessuno, noi possiamo amare Cristo con amore indiviso. E se capiamo effettivamente che apparteniamo a Gesù, allora l'obbedienza è naturale. Una resa totale: egli può fare di noi quello che vuole, tutto ciò che vuole, quando vuole. Lui ci può tagliare a pezzi, eppure ogni singolo pezzo è solo suo. Noi apparteniamo così totalmente a Lui che Lui ci può usare senza consultarci, e così per essere capaci di amore Cristo con amore indiviso nella castità, noi abbiamo bisogno di quella resa totale. E ora il servizio, il nostro servizio con tutto il cuore, qualunque lavoro ci sia chiesto per obbedienza, è il frutto di quella castità, il frutto di quell' amore indiviso nella castità, il frutto di quell' amore indiviso per Cristo. Perciò per un sacerdote che ha fatto la sua resa totale a Dio, che è completamente libero, completamente libero di amare Cristo con amore indiviso nella castità, che il lavoro che fa è il suo amore per Cristo nell'azione. E così tutte queste quattro cose insieme si completano a vicenda e quella è la castità. E quell' appartenenza, quella libertà, quella resa e quel. servizio fanno la castità che dovrebbe essere di ogni sacerdote e che lo rende capace di dire "Questo è il Mio Corpo", "Questo è il Mio Sangue", e che può tenere il peccato lontano da lui perché il Sangue Prezioso è nelle sue mani, il Pane di Vita lo può spezzare e dare a tutti quelli che hanno fame di Dio. Perciò, la sua castità, come deve essere casto, la sua purezza, come deve essere puro, la sua verginità, come deve essere vergine, per poter amare Cristo con indiviso amore attraverso la libertà della povertà nella resa totale, nell'obbedienza e nel servizio con tutto il cuore.


In generale, che cos'è la santità? E in particolare come può essere santo un sacerdote?

M.T.: La santità è semplicemente un dovere per ognuno di noi, perché noi siamo stati creati per cose più grandi, per amare ed essere amati. La santità non è un lusso di pochi. E' semplicemente un dovere per ciascuno di noi. E ciò che disse Gesù "Siate santi come è santo il Padre mio". Egli confronta quella santità solo con Lui. E la santità non è niente di speciale per i sacerdoti, è dovere per un sacerdote essere santo perché sta in stretto contatto con Gesù. Come devono essere sante le sue parole, come deve essere santo il suo tratto, se deve essere quel sacrificio vivente sull'altare. Specialmente la sua santità, una santità vivente che deve permettere a Cristo di vivere la sua vita in Lui. Santità per un sacerdote è la completa unità con Cristo così che Lui può vivere la sua vita il lui, pregando in lui, lavorando in lui, essendo uno con il Padre in Lui, cioè la santità che è sua. Non c'è confronto; il solo confronto, la sola competizione che un sacerdote può avere nella santità è Gesù stesso perché deve essere così completamente uno con Lui che Cristo può realmente contare su di lui e vivere la Sua vita totalmente in lui, e che Suo Padre può amare il mondo attraverso di lui oggi.


Che cosa è la Madonna per un sacerdote?

M.T.: La madonna è la madre. Lei era, è e sarà sempre la Madre di Gesù; e Gesù ha detto "Chi è mia madre?" Mia madre è la persona che fa la mia volontà, che fa le cose che fanno piacere al Padre. E nessuno può compiacere il Padre di più che un sacerdote. PerSciò Lei è la più vicina al sacerdote. E nessuno potrebbe essere stato più buon sacerdote che la Madonna. Poiché Lei può senza difficoltà dire "Questo è il Mio Corpo" dato che era effettivamente il suo corpo quello che lei diede a Gesù. Eppure lei è rimasta solo la serva del Signore così che tu ed io possiamo sempre ricorrere a lei come madre nostra. E lei è una di noi così che noi possiamo sempre chiamarla, rivolgerei a lei ed essere uniti a lei. E naturalmente quello è il perché lei fu lasciata, per istituire la Chiesa, per rinforzare il sacerdozio degli apostoli, per essere loro madre, fino a che la Chiesa, la giovane Chiesa si formò. Lei era là. Come lei aiutò Gesù a crescere, così aiutò la chiesa a crescere all'inizio. Lei è stata lasciata molti anni dopo che Gesù era asceso al cielo, così da potere formare la Chiesa. Lei è quella che forma ogni sacerdote. E nessuno può avere un maggior diritto sulla Madonna di un sacerdote. E io posso immaginare che essa abbia avuto, e abbia ancora, un amore tenero, e una protezione speciale, per ogni sacerdote, se lui le si rivolge. Ma per potere essere effettivamente un sacerdote secondo il Cuore di Gesù hai bisogno di preghiera e penitenza. Un sacerdote ha bisogni di una vita di sacrificio, se realmente vuole unirsi del tutto a Gesù sull' altare. E allora la sua vita di sacrificio, la sua vita di penitenza può completare quella di Gesù perché come ha detto San Paolo noi dobbiamo completare le cose che mancano alla sofferenza di Cristo.


Che cosa vuoi dire ai giovani seminaristi a pochi mesi dall'incontro definitivo con Gesù come sacerdoti?

MT.: Mettete la vostre mani nella mani della Madonna e chiedetele di portarvi a Gesù. Quando Gesù entrò nella sua vita, lei andò subito a portarlo agli altri. E anche tu quando diventi Suo sacerdote con lei afftettati a portare Gesù agli altri. Ma ricorda, non puoi dare quello che non hai. E per potere dare hai bisogno dell'unità con Cristo, e lui è nel Tabernacolo. Fa di quello un punto centrale della tua vita fin dalla mattina. E durante il giorno, impara a pregare con il lavoro, impara ad essere; pregare con il lavoro, lavoro con Gesù, lavoro con Gesù, lavoro verso Gesù. Sempre vicino a Maiìa. Chiedile di darti il suo cuore, così bello, così puro, così immacolato, il suo cuore così pieno di amore e di umiltà che tu puoi ricevere Gesù a dare Gesù come Pane di Vita agli altri. Ama Gesù come Lei lo ha amato, e servilo con la sofferenza del povero.

La mia preghiera per te è quella che tu cresca in quelle somiglianza con Cristo attraverso la purezza di vita e l'umiltà di cuore. Prega per noi perché possiamo crescere in quella santità Così che la gente quando ci guarda veda solo Gesù in te ed in me.


Dio vi benedica,

Madre Teresa MC

 
Copyright:
URL: www.corpuschristimovement.org
Mail: corpXti[at]gmail.com
Corpus Christi Movement
P.O. Box 1389
New York, NY 10021 USA